Pasqua con suicidio


Se il tuo fidanzato passa le vacanze di Pasqua in Florida e ti lascia in compagnia di Virginia Woolf e Sylvia Plath, qualcuno potrebbe leggervi un sottotesto che inneggia implicitamente al suicidio.
Ma in realtà cercavo da tempo immemore questo film e questo libro e Pollock me li ha regalati inaspettatamente, in modo che mentre lui si arrostisce sulle spiagge di Miami io non mi senta sola; considerando che come ovvio i miei daranno sicuramente un pranzo per qualche strampalato amico che a tavola non capirà mai le mie battute sarcastiche, direi che trascorrere la santa pasqua con due nevrotiche suicide è il meglio che possa avere.
Che poi, non avete idea di quanto abbia apprezzato il gesto: a scanso delle apparenze che mi fanno allegra e festaiola, io adoro la gente depressa e lugubre, le scrittrici disturbate e tormentate e i cani con le orecchie lunghe. 

Dormi tranquillo eh: non ho intenzione di ficcare la testa nel forno il giorno di Pasqua..era solo la mia ironia da due neuri

Pubblicato in anime di carta, frammenti caleidoscopici, io e pollock, paturnie, storia vera eh | 9 Repliche

Amarcord

Erano i luoghi della mia infanzia: ho collezionato una miriade di ricordi e persone in quella piazza squassata e in quei paesini affastagliati che si scorgevano dal finestrino.
A L’Aquila ci si andavano a comprare le cose per la scuola prima di settembre e ci si portavano all’ospedale amici e parenti imbranati sugli sci in dicembre; in una libreria de L’Aquila, mio padre mi regalò il mio primo libro con un incoraggiante " Ho fiducia in te " e, qualche anno più tardi, non ne ebbe per mandarci tutti lì a ballare – e forse fece bene – ; ritrovando un tema delle elementari " Racconta la tua domenica" trovo scritto
" Domenica sono stata a L’Aquila, il mio papà dice che è la città più fredda d’Italia".
E questo mi ha fatto piangere più di quanto piansi il giorno in cui mio fratello tentò
" accidentalmente " di affogarmi nel laghetto di San Demetrio, più dell’opera che vidi per la prima volta al castello di Celano.
Ma la cosa che più mi commuove, più delle immagini drammatiche è, inspiegabilmente, sentire quel dialetto tanto familiare spezzato dalle lacrime.
Pubblicato in frammenti caleidoscopici, strani giorni | 4 Repliche

Sto salutismo mi ucciderà o mi trasformerà in Gossip Girl

Sono viva, non sono morta di consunzione, solo che la mia vita ruota intorno al cibo molto più di quando lui era un mio fedele amico: grammi, calorie, calcoli, carboidrati-questi grandi assenti e, peggio ancora lo sport.
Lo sport e la fatica fisica mi intimoriscono.
Quindi voi avete idea di cosa significhino tutti questi chilometri che macino ogni giorno, due ore di piscina a settimana ed ore e ore di percorso nel bosco?
Significano che non sono più io, che a volte mi vergogno pure di tutta questa tempra, che ieri Madre ha asserito che faccio paura, che di questo passo finirò negli  Are  Krishna e nessuno si stupirebbe.
Inoltre, a parlare di queste cose mi sento un’adolescente complessata degna di un teen drama e io sono nata vecchia, lo sanno tutti.

Ci mancherebbe:
quest’immagine è stata messa a mò di monito, o per espiazione, per punizione: è il mio cilicio digitale

Pubblicato in storia vera eh, strani giorni | 16 Repliche

Esci da questo corpo!

Domani scadranno i 7 giorni di completa astinenza da qualunque tipo di carboidrato, ci sarà la prima lezione in piscina e la scorsa settimana ho totalizzato una ventina di chilometri di walking ( o quel che è quando si cammina ) e tutti intorno a me sono seriamente preoccupati: non entro in un circolo sportivo da almeno cinque anni, mi nutro di pasta anche solo lessa tanto il mio corpo ne brama l’apporto e non indosserei mai in pubblico un costume intero di siffatta foggia, nè scarpe da ginnastica  per niente al mondo. Quindi mi chiedo che fine abbia fatto Mdlle: rapita dagli alieni?
 (bastardi, ho sempre sostenuto la tesi di Moulder ) o, molto pù probabilmente, posseduta dal Maligno..
Quando ho dato queste notizie a Marlene, eravamo in macchina e lei ha quasi tamponato, no per dire.
La cosa che mi preoccupa, è che questa non è una dieta, ma un’eutanasia autoindotta e  nessuno muove un dito per venirmi a salvare: almeno voi, muovete il culo e chiamate Milingo!

Pubblicato in deliri quotidiani, le allegre comari di windsor, nuovi inizi, storia vera eh | 21 Repliche

Happy birthday Mr. President

Questo posto compie un anno, l’anno peggiore dei miei primi 24, ma non posso che ringraziarlo.
E’ iniziata come una terapia: l’unica evasione pre durante e post operazioni, un tentativo per sostituire l’amata penna che non riuscivo più ad impugnare ed infine, è diventato un coacervo di gente, il mio specchio deformante, il mio feticcio, il mio altare dove autocelebrarmi e un paio di altre cose che voglio tenere per me.
Una volta, un lettore mi disse che, in fondo, non si spiegava il motivo per il quale gli piacesse tanto leggermi, chè alla fine non è che parlassi dei massimi sistemi, ma non poteva farne a meno..che je faccio all’omini io!
Comunque, grazie cugini, non avete idea di come sia confortante steccare il peso del mio ego con tutti voi..

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E’ iniziata come una terapia: l’unica evasione pre durante e post operazioni, un tentativo per sostituire l’amata penna che non riuscivo più ad impugnare ed infine, è diventato un coacervo di gente, il mio specchio deformante, il mio feticcio, il mio altare dove autocelebrarmi e un paio di altre cose che voglio tenere per me.
Una volta, un lettore mi disse che, in fondo, non si spiegava il motivo per il quale gli piacesse tanto leggermi, chè alla fine non è che parlassi dei massimi sistemi, ma non poteva farne a meno..che je faccio all’omini io!
Comunque, grazie cugini, non avete idea di come sia confortante steccare il peso del mio ego con tutti voi..

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Una volta, un lettore mi disse che, in fondo, non si spiegava il motivo per il quale gli piacesse tanto leggermi, chè alla fine non è che parlassi dei massimi sistemi, ma non poteva farne a meno..che je faccio all’omini io!
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Questo posto compie un anno, l’anno peggiore dei miei primi 24, ma non posso che ringraziarlo.
E’ iniziata come una terapia: l’unica evasione pre durante e post operazioni, un tentativo per sostituire l’amata penna che non riuscivo più ad impugnare ed infine, è diventato un coacervo di gente, il mio specchio deformante, il mio feticcio, il mio altare dove autocelebrarmi e un paio di altre cose che voglio tenere per me.
Una volta, un lettore mi disse che, in fondo, non si spiegava il motivo per il quale gli piacesse tanto leggermi, chè alla fine non è che parlassi dei massimi sistemi, ma non poteva farne a meno..che je faccio all’omini io!
Comunque, grazie cugini, non avete idea di come sia confortante steccare il peso del mio ego con tutti voi..

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