Archivo delle Categorie: strani giorni

Veleno in comode confezioni

Ho smesso di fumare poco più di un mese fa, perché odio le dipendenze: pippare la cocaina in bagni patinati ed altolocati che come fai a chiamarli “cessi” o calarti gli acidi nel parcheggio a pagamento, non è che siano più disdicevoli ai miei occhi. Semplicemente, io ho scelto come al solito  un sistema a […]

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Che potresti raccontarla tu la mia storia

L’interlinea mi fissa come i tuoi occhi poco fa e dire che sembrava una delle serate di sempre -da quando siamo diventate grandi- (a proposito quando è successo? Ché te dici stanotte, forse è vero o forse lo siamo sempre state) anche se nell’aria fumosa del locale aleggiava una sensazione sospesa, una roba strana che […]

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Il più crudele dei giorni.

Era oggi un anno fa: una data che inconsciamente vorrei dimenticare, così come tendo a voler nascondere gli eventi osceni, dolorosi ed esecrabili ammantandoli di un alone romanzesco: strofinare forsennatamente l’argenteria, affinché non si veda proprio quell’ammaccatura, quel graffio che tanto stona nello sbrilluccichio. Eppure, in quel solco c’è scritta una storia e in questo […]

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La bambola Matilde

E Matilde -tanto golosa di dolci- ha deciso di lasciarsi morire di fame: una sorta di strano contrappasso autoinflitto, ma io sono convinta, invece, sia stato il gesto autorevole e dignitoso di una stramba vecchina che ha amato immensamente la vita. La donna sfacciata dalla risata facile e contagiosa che amava le feste vocianti di […]

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Poi ti si incrinerebbe il cuore.

“E la ragazza si era alzata come per andare a uccidersi a sua volta, a buttarsi in mare e poi aveva pianto, perché aveva pensato all’uomo di Cholen e tutto a un tratto non era più sicura di non averlo amato, solo che quell’amore non l’aveva visto perché si era perso nella storia come acqua […]

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Stella was a diver.

Mi sento sola come una galleria: un libro mai letto che aveva una storia incantevole che non conoscerete mai; quel vestito stropicciato accoccolato nell’angolo quando mi spoglio di domenica mattina grata di non ricordare nemmeno il mio nome; una cartolina sigillata piena d’ingenuità e d’affetto che non ti ho mai spedito, ché ero così limpida, così […]

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Le mie parole nelle parole altrui.

E’ difficile dire con parole di figlio ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio. Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore. Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere: è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia. Sei insostituibile. […]

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Immaginarmi migliore di te

Ci sei te che dormi sul divano, un divano che odiamo -una deriva quasi  “moderna” e invece ci manca la pelle, il cuoio solido e freddo così rassicurante- e ti scruto sull’uscio. Ti guardo dormire, stanco dal lavoro e da questa vita che pare ti lasci indifferente: sembri una statua greca, un dio mitologico dai […]

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Il sorriso in carta KodaK

Non ti pensavo da tanto tempo: stavo ammassando le macerie, arginavo danni, cancellavo ricordi seriali che ho selezionato per il mio tritadocumenti e mi lasciavo fottere il cervello, giusto per schiantarmi ancora un po’, sempre meglio che non provare un cazzo, giusto? Non ti pensavo da tanto tempo -qualche giorno, un tempo d’infinita separazione per […]

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Ingranaggi che s’inceppano

Quelle mattine iniziate male: ti svegli da sola mentre la tua casa di naufraghi alla deriva dorme ancora e la cosa ti da quel misto di sollievo e senso di colpa; invece riescono a captare il passo leggero dei tuoi piedi scalzi e ancor prima che le tue labbra raggiungano l’amaro del caffè, realizzi che […]

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