Attività convulsa allo pseudolavoro -come sempre- condito dalla nube tossica proveniente dalla Capa che ha nell’ordine: matita attorcigliata tra la chioma, occhiali da sole ipergriffati in testa e quelli da vista inforcati per battere al pc, mentre sciorina a mantra “che lavoro di merda che lavoro di merda che lavoro di merda”
Tutto il pomeriggio prosegue più o meno così, che anche se il lavoro è pseudo non si parla di stronzate e amenità varie, nonostante io avessi il bisogno indefesso e irrefrenabile di pseudo scusarmi per la figura di merda cybernautica della mail; ma appena imboccato il parcheggio finalmente iniziano i discorsi seri come i cazzi degli altri, il colore del suo smalto “che la french è da sciampiste, ma ho voluto osare”e..il fatidico pranzo con la Capa Suprema.
Scopro che il pranzo era nell’Hotel più esclusivo della zona (va beh sti cazzi,tutta nouvelle cousin se magna mejo a casa mia)
Scopro che era il compleanno della Capa Suprema-Crudelia (cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo)
Scopro che la suddetta ha chiesto motivo della mia assenza con tono fintamente dispiaciuto che avrà significato più o meno “Come si permette quella pezzente di ignorare L’Invito?Morte civile, gogna sociale, consunzione economicaaaa!” (aricazzo aricazzo aricazzo aricazzo ad libitum)
Scopro che la mia Capa mi ha “parato il culo”(cit.)
E qui inebetita la guardo cincischiando
-Ehm sai la mail imbarazzante l’ho mandata in stato di sonno/veglia che..beh ero tornata alle 5 di mattina ecco.
Capa:- Oddio ero letteralmente piegata dalle risate!ahahahah che storia! Comunque le ho detto che eri in facoltà e avevi inserito la vibrazione. Ah dimenticavo il tuo rimborso di questo mese- porgendomi fantastiche, lucenti , patinate banconote
Saluto e scendo dalla macchina, convinta di aver ritrovato fiducia nell’intima bontà dell’uomo e nell’esistenza di concatenazioni d’eventi fortuiti (SALVEZZA+ VIL DENARO)quando mi ricordo di aver contratto, negli ultimi dieci giorni,un debito con Madre di 38683468643842369563485649 EURI e 75 EURICENT.
Morale: Non t’allargà.
Giusto per: grazie all’insonnia ti ritrovi a girellare nei blog altui e scopri che un’anima turbata e aprioristicamente "contro", dopo aver asserito che non sa cosa sia una hostess, la definisce "una di quelle che si appostano negli angoli dei centri commerciali per romperti le palle".
Ecco, giovane Werther, appurato che io vado nei centri commerciali per sfogare compulsive crisi di shopping, volendo considerare l’eventualità che un giorno dovessi vendere alcunchè (non rompere le palle, ma vendere , hai presente domanda-offerta?) mai e sottoscrivo mai, mi apposterei in luoghi ameni e mai l’ho fatto in tutta la mia fulgida esistenza..
CHE..EHI NESSUNO PUO’ METTERE BABE IN UN ANGOLO CHIARO?
Mannaggia l’insonnia..