Ci sei te che dormi sul divano, un divano che odiamo -una deriva quasi “moderna” e invece ci manca la pelle, il cuoio solido e freddo così rassicurante- e ti scruto sull’uscio. Ti guardo dormire, stanco dal lavoro e da questa vita che pare ti lasci indifferente: sembri una statua greca, un dio mitologico dai […]
Archivio dell'Autore Mademoiselle l'égocentrique
Immaginarmi migliore di te
Gettin’ hot, stayin’ up all night
Non sono tanto il telefono che ha squillato a vuoto, le parole disattese o il fatto che sono stata dimenticata su una panchina scrostata -proprio la notte in cui il mio sudore perlaceo si mescolava alle note di quel concerto- a stupirmi. E’ rendermi conto di essere stata un giocattolo mentale.
Il sorriso in carta KodaK
Non ti pensavo da tanto tempo: stavo ammassando le macerie, arginavo danni, cancellavo ricordi seriali che ho selezionato per il mio tritadocumenti e mi lasciavo fottere il cervello, giusto per schiantarmi ancora un po’, sempre meglio che non provare un cazzo, giusto? Non ti pensavo da tanto tempo -qualche giorno, un tempo d’infinita separazione per […]
Ingranaggi che s’inceppano
Quelle mattine iniziate male: ti svegli da sola mentre la tua casa di naufraghi alla deriva dorme ancora e la cosa ti da quel misto di sollievo e senso di colpa; invece riescono a captare il passo leggero dei tuoi piedi scalzi e ancor prima che le tue labbra raggiungano l’amaro del caffè, realizzi che […]
Ti senti sola con la tua libertà.
Sono gesti e consuetudini che appartengono alla nostra esistenza, il segreto del lessico familiare, una cifra o quella sfumatura che non avresti mai voluto abbandonare. E’ che questa mattina, hai aperto la porta della mia stanza con la tazza di caffè amaro in una mano e con l’altra hai acceso la luce: io ero immersa […]
And you leave me dancing alone
Riassumendo: la musica era alienante talmente bella, il vodka tonic era annacquato, i cinque o sei negroni di questo week end sono stati la mia croce e delizia. Per un istante ho pensato che una botta di consapevolezza mi stesse scoppiando il cuore peggio di un colpo di pistola, poi ho dato un sorso e […]
Se mai qualcuno capirà, sarà senz’altro un altro come me (ovvero, le cose che non so spiegare)
Ne ho avuta la consapevolezza al mattino -che era già mattina quando ho chiuso gli occhi, perché il cinguettio degli uccelli che si affollano nella palma del mio giardino, ormai, scandiscono quasi crudelmente il termine ultimo di una dimensione in cui esisto e sono sconvolgentemente io- che scandagliare il mio mondo onirico è stato fatalmente […]
Salvifici aggrovigliamenti lucidi
Non avrei mai immaginato di chiamare una delle mie tante personalità Vincenzo.
Disgelo
Forse ora l’ho capito perché amo tanto poco e tanta poca gente. Perché amare mi squassa: ti amo con gli occhi fino a stravolgermi la vista, con le mani che ti sorreggono, sfidando leggi fisiche che dicono il contrario, con le viscere che mi si arrovellano e quando non sei in grado di vivere la […]
Tecniche di smaltimento e bicchieri vuoti
Per alcuni l’alcool è consolante, un patetico tentativo di autocommiserazione; a me, in teoria, piace quella sensazione di straniamento che dovrebbe farmi dimenticare chi sono, allontanarmi dal dolore e dalla vita diurna. Ma, da sei mesi a questa parte, non ha alcun effetto su di me -fenomeno alquanto bizzarro- : svuoto bicchieri uno dopo l’altro […]