C’è del marcio in casa Mademoiselle



Sembra che abbia abbandonato il blog, ma in realtà sto cercando di autoanalizzarmi, quindi evito di foraggiare il mio ego (lo so che non ci credete, ma assecondatemi). E’ che sto faticosamente tentando di eliminare tutta l’ingiustificata rabbia sopita e i deleteri dialoghi mentali che si tramutano in risse immaginarie in cui io aggredisco verbalmente qualcuno; si sono diradati, sembro migliorare, ma devo rassegnarmi: c’è qualcosa di losco e marcio in me.
Tipo, per Natale mi hanno regalato un hd esterno (okay mi sono fatta regalare) e l’ho riempito di film lugubri, morbosi e pesanti al punto che mi rifiuto di prestarlo ad anima viva, così da risultare ancora più inesorabilmente stronza; ho sostituito gli aperitivi alcoolici con frustranti ore di ripetizioni, affinchè non si dica più che sono una ragazzina viziata e pretenziosa, declinando l’invito di Marlene a setacciare negozi  "Assolutamente no! Ho già comprato una fortuna a prezzo pieno" e poi il secondo giorno dei saldi ho dilapidato uno stipendio non mio in 45 minuti con le commesse che mi imploravano di potermi aprire un conto a vita; ho consigliato un libro a Pollock dicendogli – Ah sì prendi questo, una storia un po’ morbosetta: mi piace! – con uno sguardo da psicopatica dissociata che lui ha ricambiato con una risatina (isterica?) e poi c’è l’Affare della collana, ma ora sono troppo scossa per parlarvene, vi basta sapere che sono un mostro, ecco.
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