Ritorni con saudade

Sono tornata da qualche giorno e devo ancora metabolizzare ogni singola pietra altomedievale, ogni sentiero soleggiato, ogni bicchiere di porto gustato alla Ribeira al tramonto, ogni caloria ingurgitata alla Pasteis de Belém e quella strana sensazione di vedermi sbucare un cavaliere templare da un chiostro.
Abbiamo macinato chilometri acciottolati mano nella mano, scalato avvallamenti rocciosi aspettando una torre all’orizzonte e tagliato il Portogallo in macchina fumando sigari e dando i nomi alle cose.

Ho apprezzato tutto di questi dieci giorni, anche le frasi inaspettate e le consapevolezze giunte tardi, al contrario di quanto si possa credere stranamente sono grata per quel discorso duro e chiarificatore, perchè mi sta aiutando a ricordarmi quello che conta, a valorizzare le poche cose a cui tengo, nonostante me.

(Per le foto considerate che oggi sono riuscita a postare quelle di Budapest dopo due mesi e sì, sempre qui)

Questo inserimento è stato pubblicato in dolce vita, el sentimiento nuevo, frammenti caleidoscopici, io e pollock, nella valigia di mademoiselle. Metti un segnalibro su permalink. Inserisci un commento o lascia un trackback: Trackback URL.

4 Commenti