Decostruzioni

In fondo sembra costruttivo disconnettersi dal mondo e avere tutto il tempo e lo spazio per scrivere e spadellare esperimenti mal riusciti, ti sembra di aver depennato il procrastinabile e aver pensato solo a te stessa.
E’ stato vero finchè avevo inviti a pranzo, appuntamenti e aperitivi da rincorrere, poi in un picco di noia abissale, mi sono avvicinata all’unico apparecchio che mi connetteva con la civiltà e  10 ore dopo  mi sono ritrovata a vergognarmi della mia persona: ho visto tutta la programmazione di  E!, come si costruisce una lampada con mollette e colla vinilica e una decina di puntate di Dallas a raffica.
A quel punto, inebriata, ho chiamato Madre.
" Ho  visto Dallas, lo danno su Sky! Suellen non era ancora stronza e Jenna c’aveva i capelli talmente cotonati che si incastravano alla telecamera! JR invece..
" Torna a casa"

E a casa la cosa non è migliorata, in un delirio d’onnipotenza salvatrice dall’inutilità, ho accettato di fare l’hostess nel we 8 ore per mille lire pagate a 365 giorni: col tailleure a 40° e il sorriso di plastica, piedi collassati ed ego tramortito sono tornata a sera trionfante per sfoggiare a Padre i miei successi lavorativi
"Padre ho lavorato, sicuramente non mi pagheranno ma ho lavorato"
"E falla finita co sta stronzata: se me fai ride te le do io ste mille lire!

ma alla fine chi cazzo aveva sparato a JR?!
ah sì era tutto un trip..

Questo inserimento è stato pubblicato in alla corte di mademoiselle, deliri quotidiani, nella valigia di mademoiselle, pseudolavoro, storia vera eh. Metti un segnalibro su permalink. Inserisci un commento o lascia un trackback: Trackback URL.

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